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cani e motocicletta

46K views 584 replies 28 participants last post by  guidoveloce 
#1 ·
mi accorgo che molti di noi dividono la loro esistenza con un cane (io con due) e penso che il desiderio di portarcelo in giro con la motocicletta sia altrettanto comune. ho pensato di tutto, dalle soluzioni più fantasiose, e probabilmente irrealizzabili, come far costruire un megabauletto capace di ospitare due cani di media taglia, alle soluzioni più "fattibili", come montare un carrello per il trasporto degli animali. l'idea di fare diventare la mia moto una specie di triciclo l'ho sempre scartata, poi però ho scoperto che in inghilterra e in america vengono prodotti carrelli monoruota che risultano solidali al mezzo. non richiedono un vero e proprio gancio traino, ma si montano alla moto attraverso un giunto snodabile che permette di piegare agevolmente. alcuni di questi carrelli sono già predisposti per trasportare un cane, anche di grossa taglia, altri sono facilmente adattabili, comunque tutti i costruttori dichiarano di prendere in considerazione qualsiasi esigenza della clientela per apportare modifiche "su misura" ai loro prodotti. mi chiedo se questi carrelli sono omologati in italia, visto che nonostante le direttive europee noi ci ostiniamo a conservare gelosamente le nostre piccole leggi, anche a costo di pagare multe salatissime alla CE per l'inosservanza delle direttive comunitarie, io non sono riuscito a trovare risposte esaurienti. un carrello di questo genere costa circa duemila sterline, prezzo che pagherei ben volentieri per fare un viaggio in moto insieme ai miei cani, perciò prima di cominciare a pensarci seriamente vorrei essere sicuro di non andare incontro a problemi. se qualcuno ne sa qualche cosa...
 
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#160 ·
Mi pare di vederlo Guido.............. varcare il cancello di Aubagne e dopo mesi di addestramento affrontare con doggybag anteriore e posteriore, rispettivamente per Piddu e Pidda, la marcia del kepi blanc. Forse non sarebbe tra i primi, ma, sicuramente in Guyana raggiungerebbe Caienna dove noleggerebbe un cayenne per il rientro con Piddu sul sedile anteriore e Pidda sul posteriore e l'ambito kepi in testa (il famoso riposo del guerriero).
 
#162 ·
i miei cani sanno che devo stare seduti sul sedile posteriore, altrimenti... «i carabinieri! i carabinieri!». credo che ormai lo intendano come «el peligro! el peligro!» (che si usa quando cercano di mettere la testa fuori dal finestrino) e tornano subito dietro,
 
#169 ·
piddu ha deciso di fare impazzire me e tutto il vicinato. c'è un mio vicino di casa che ha una cagna in calore e piddu passa tutto il giorno e tutta la notte dietro il cancello a guaire e ad abbaiare con fare aggressivo ogni volta che vede passare un altro cane maschio. non lo aveva fatto mai, neppure quando pidda va in calore. ma che gli ha preso? e dire che di solito quando incontra isotta (così si chiama la cagna in questione, un bellissimo labrador nero) la ignora.
 
#176 ·
credo che ieri abbia approfittato di un mio momento di distrazione per assaggiare la pasta con i pisellini e la pancetta (che poi io ho tranquillamente finito, anche se il dubbio che ci aveva messo il muso dentro mi è venuto). il nescafé non lo attira e poi, siccome ho paura che scodinzolando lo fanno cadere lo poso su un tavolinetto dove non riescono ad arrivare.
 
#185 ·
spettacolare!
ha pure fatto tagliare un casco per adattarlo alla testa del cane. sembra un setter.

un mio vicino di casa possiede due bellissimi labrador neri (madre e figlia), isotta, la più grande è abituata a uscire accovacciata sulla pedana del liberty, ma quando il suo padrone accende la MV agusta F4 con tanto di terminali agusta-racing (che sembra di essere in un paddock) il cane va a nascondersi.
 
#193 ·
per vostra norma, ai cani le cartucce non finiscono neppure a se arrivano a vent'anni (a meno che non si ammalino), né le cagne diventano sterili. madre natura è imparziale e si difende solo dall'uomo che è l'essere più abietto, e neppure troppo bene, altrimenti la naturale evoluzione della specie ci avrebbe reso sterili da secoli agevolando l'estinzione di un essere così immondo che per giustificare la propria presenza nel creato ha pensato bene di inventarsi un "essere", una "entità" a cui attribuire la colpa delle proprie nefandezze, alla faccia del tanto agognato libero arbitrio: il demonio (ve la ricordate la storiella di adamo ed eva). se qualcuno perde le cartucce dopo il mezzo secolo di vita è anche troppo tardi, io ho sempre desiderato che le mie cartucce sparino a salve, mi sembra giusto per me, per le donne e per il rispetto che ho della natura, quindi non mi trovo d'accordo con gianni, la natura non è troppo perfida con qualche essere umano, anzi è fin troppo benevola e accondiscendente.
posso consigliare una lettura amena... il "dialogo di un islandese e la natura", lo ha scritto una penna caustica, ma è bellissimo.
 
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